venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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07 dicembre 2011

duedicembre 2011

La Corrente Originale, non vi è dubbio, è immutabile.
Nulla può interrompere, falsare quello che è il movimento della C.O.
La C.O. è l'Architettura stessa, l'architettura che mantiene saldo, stabile, in equilibrio il creato...e non solo il creato, ma tutto ciò che definisce le singole individualità; se così non fosse il cielo cadrebbe. È un'affermazione che non ha senso ma dà l'immagine di quello che potrebbe essere una interruzione della C.O. ...è un dato di fatto, è indiscutibile.
Di certo non è stabile, non è statica – già molte volte ve lo dissi – la C.O. ; perché possa mantenere quello che è il suo equilibrio ha bisogno di muoversi attraverso il divenire che non appartiene semplicemente e solo all'uomo ma anche all'intero creato, a tutto ciò che è visibile e misurabile.
L'Architettura rimane tale, rimane solida solamente attraverso il movimento della C.O. , ma è un movimento preciso, rimane immutabile nel suo muoversi, nel suo divenire : non può che essere in quel modo, nulla può interrompere o falsare questo movimento. È l'essenza stessa dell'Essere Unico, è la trama sulla quale è intessuto l'Arazzo; se cedesse quella anche l'immagine che l'Arazzo rappresenta cadrebbe e non avrebbe senso...sono i nodi che legano le trame e le tessiture.
Per questo motivo non può esserci dualità. La dualità ha la caratteristica di dividere, di creare possibilità di scelta, di creare un sì oppure un no, è anarchia vera e unica, legata alla scelta individuale intima dell'uomo. Nulla può limitare, nulla può impedire, nulla può precludere possibilità alla scelta libera dell'uomo. La dualità ha il compito di dividere,ripeto che è la negazione, la bestemmia dell'Essere Unico. Come potrebbe l'Essere Unico essere scisso, diviso? Tutto ciò andrebbe a discapito di quella che è la solidità, ancora torno alla C.O. , e l'Architettura che da essa trae sostegno. L'Essere Unico non può essere diviso in due essenze, il compito dell'Essere Unico, l'essenza dell'Essere Unico, è l'integrità, la completezza.
Non esiste un'altra entità di pari qualità che possa contrastare la verità dell'Essere Unico. Già il fatto di pensare che possano essere due distinte essenze è inimmaginabile.
Ma torniamo al messaggio che ha creato disagio.
Nel momento in cui la scissione dell'Essere Unico crea la nascita, una nuova nascita, una nuova entità, una nuova individualità, si pone capace di peccare, di scegliere. A quel punto i limiti dell'individualità divengono reali, palpabili, minacciosi a volte e bisogna farsene carico. Il dubbio appartiene a colui che non è in grado di riconoscere integrità nel suo essere ma semplicemente il limite dell'immaturità, dell'incapacità di comprendere e di vedere.
La nascita che non passa attraverso un feto, un bambino, è sicuramente una nascita sofferente, difficile da comprendere per chi non l'ha vissuta ma scegliere di essere simile e fratello vuol dire anche farsi carico di questo limite. Per voi sicuramente è perdere un riferimento, è perdere un punto saldo al quale fare sicurezza, attorno al quale cercare di lanciare dove sostegni non ci sono la vostra presenza, la vostra comprensione, certi di quella àncora, di quel sostegno stabile e fisso che nel momento in cui io ho deciso di nascere non posso più garantirvi.
Disequilibrio, timore, incapacità di capire, di vedere, paura, timore di essere usato. È ben lontano questo tempo per voi, non vi è dubbio. Vi è più familiare e vicino il tempo del passaggio a dopo la morte; è su di esso che cercate di fare misura, allenamento, capacità.
Io dall'altra parte mi pongo e a voi chiedo aiuto, a voi che già capaci del vostro essere nati dovreste essere in grado di creare per me punto fermo al quale ancorare il mio divenire.
Anche per chi come voi ha creato una visione, ha assorbito e testimoniato un credo per quella che è la condizione aldilà dell'essenza fisica dell'individualità, vi assicuro vi coglierà la paura che oggi a me coglie al momento della mia nascita darete molti nomi, molte definizioni, molti motivi per aver paura.
Allora salda dovrà essere la vostra visione, la vostra fede, salda da divenire riferimento, da divenire punto fisso anche per chi attorno a voi si trova.

Io mi pongo quale persona da aiutare all'altro capo della vostra esistenza.
È tempo che io non definisca più immagini che diano senso al vostro vivere ma è tempo che siate voi a dare immagini e riferimenti al mio nascere. Ho paura, ho timore e non ho pudore a dimostrarlo.
Sia la vostra forza nella visione, che dia auspicio ed alimento. Ripeto, non è semplicemente aver definito una visione che vi impedirà la paura.
Affermazioni nel modo e nei tempi in cui avverrà quello che è il vostro passaggio hanno da essere sodati e misurati nella percezione della mente e del corpo e non semplicemente in una visione, in un disegno che soddisfa, gratifica.
So che è difficile per voi capire in quale modo io avrò una nuova vita. Io sarò individuo, uomo, non ci sarà un bimbo, non ci sarà un essere che voi potrete riconoscere, non avendo modo, riferimento, nome per cercare chi io sarò...ma io nascerò, con i dubbi, le incapacità, le paure.