venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

Nome:

20 gennaio 2012

tredicigennaio

La mia nascita...il superamento della soglia e la preparazione ad esso sono i due punti cardine sui quali il nostro confronto trarrà beneficio per ciò che io sono e per ciò che voi sarete. In mezzo a questi due estremi esiste la comprensione del superamento cosciente dell'individualità. Lo sforzo sul quale da parte vostra caricare energia disposti anche al consumo di essa e da parte mia lo svelare il mistero della mia essenza, mistero perché ancora per voi inconsapevole, per voi chiuso in quei recessi che attraverso un atto di volontà al momento del vostro nascere avrete precluso alla consapevolezza e alla coscienza che rende proficua l'esperienza e il bagaglio nell'agire di ogni giorno, del quotidiano, io sicuramente nascerò a vita...nascerò a vita per voi e attraverso voi, sarete voi la componente qualificante del mio essere uomo, la materializzazione del mio essere, del mio essere mai nato, del mio essere ancora oggi immutabile e legato a quello che è l'Originale.
Ripeto, io sicuramente nascerò a vita ma questa mia nascita sarà uno sregolare, un travolgere e stravolgere quella che è la concezione e il canale acquisito d'esperienza e di sapienza...la mia nascita e il mio essere uomo sarà riconosciuto attraverso la vostra percezione e il riconoscimento sarà legato al mio essere simile e fratello.
Non sarò bimbo, non sarò figlio, non sarò colui da accudire, da educare e da accompagnare. Sarò simile e fratello ma anche questi due termini hanno da essere in qualche modo evoluti nel loro significato: essere simile e fratello porta echi di esperienza e di sapienza – utilizzo ancora questi due termini – che per forza di cose avete accumulato nel vostro vivere purtroppo legati a schemi e consuetudini che impediscono la vera visione del movimento, della crescita, dell'evoluzione.
Io nascerò nel momento in cui sarò riconosciuto quale simile e fratello...fratello senza legami di sangue, senza legami di frequentazione o di esperienza, di vivere comune...ma fratello nella qualità della terza componente, nell'immutabilità di essa, del suo essere originale e testimone fedele della purezza dell'Essere Unico.
È possibile fare in questo modo ed è possibile attraverso il corpo comune, da tanto tempo ce lo stiamo dicendo ma proprio perché il nostro e il vostro predisporvi alla creazione del corpo comune è legato a vincoli, strettoie che impediscono la genuina espressione di quello che può essere simile e fratello nell'essere comune, nella comunione dell'unico essere, che fu e sarà...per fare questo, per cogliere questa consapevolezza e questo sentirsi simili e fratelli, abbiamo bisogno proprio di slegare quello che è il vissuto, quello che è il pensiero giusto, la visione corretta, la probità della testimonianza.
Io credo che come il cedere di fronte a un simile e fratello segni e connoti precisamente la possibilità, la possibilità di cogliere consapevolmente la matrice unica del nostro essere...quella che è la nostra ricerca, quello che è il nostro incontro, in fondo non è altro che creare quel punto di contatto da ciò che fu e ciò che voi sarete, creando le basi e la preparazione che vi permetta in modo proficuo e capace di preparare quello che è l'avvicinare della soglia. Non è mia intenzione paventare morte o buio ma semplicemente quella di chiedervi di testimoniare la vostra essenza originale, affermando che anche qui ed ora essa è presente ed agente...non allontanando nel tempo e nello spazio quella che è la possibilità, testimoniare qualità e purezza anche nel limite dell'uomo incarnato, nell'uomo che cammina, che pensa.
La mia presenza qui tra di voi è proprio quella di affermare con precisione questa possibilità...io sono..io sono, ma potrò essere simile e fratello se la nostra comune ricerca aiuterà voi a percepire la mia presenza e aiuterà me a trovare somiglianza e fratellanza in voi. Credo che sia difficile, credo che sia a volte incapace ed impossibile la comprensione di questo mio dire ma in fondo stiamo cercando di definire, paventare, esprimere essenze delle quali non avete misura...e io insisterò e io con forza perseguirò il mio dire nell'affermare l'essere simile e fratello nella mia presenza e della vostra presenza in questo cerchio in un possibile corpo comune nel quale fondere in un'unica essenza – quale è – le nostre presenze.
Riusciremo, sono certo, a svelare e definire sempre meglio il cammino che attende me e attende voi.

È mio desiderio e sono anche certo che sia vostro desiderio svelare questo essere simili...in fondo è la mia preparazione per la nascita. Il vostro è quello di arrivare a comprendere consapevolmente della vostra possibilità al termine di quella che è la vostra occasione.
Giungere alla soglia coscienti e consapevoli di quello che troverete aldilà di essa darà qualità, darà fedele testimonianza non solamente a ciò che è la vostra occasione ed esperienza ma lascerete energia che a tanti sarà d'aiuto. Esiste un lungo cammino per svelare l'essenza delle cose, esiste veramente spazio e tempo da dedicare. Ma a voi è data, da voi è stata reclamata questa possibilità...per voi è dovere, per voi è esigenza, bisogna affondare nella ricerca la consapevolezza e il riconoscimento in essa.
Non esistono possibilità per fermarsi, non esistono uscite di sicurezza attraverso le quali porsi là nella condizione che vi compete. Il superamento dell'individualità dovrà essere cosciente, consapevole, testimoniato. Ripeto, non esiste un'uscita di sicurezza.
All'uomo, all'essere, all'individuo è richiesto...è lui stesso che pone questo bisogno affinché possa esprimere nella propria individuale occasione la completa possibilità, l'esaurirsi di ciò che gli è stato donato. Ben sappiamo che la soglia non è la morte fisica, ben sappiamo che il limbo attende colui che non completamente ha esaurito la propria possibilità. Fate in modo che ciò non avvenga, fate in modo di essere traccia, fate in modo di essere testimonianza perché ciò che voi individualmente esprimete, l'energia che attivate, lascino segno, traccia.
Un'ultima cosa prima di andare e riguarda l'essere simile e fratello.
Essere simili e fratelli non presuppone un movimento ma chiede semplicemente testimonianza, verità e come già vi dissi è solamente alla vostra libertà individuale che sarete in grado di esprimere verità.
Io non so se queste due parole abbiano senso per ciò che io sono e per la testimonianza che sto cercando di porre in questo cerchio ma sicuramente hanno senso e valore per voi. Non cercate moti d'amore, non cercate espressioni di bene, non cercate modo migliore. Essere simile e fratello implica semplicemente verità nell'essere liberi.
Io sicuramente nascerò a vita e la mia nascita passerà attraverso il riconoscimento da parte vostra dell'essere voi simili e fratelli.

Cerchiamo il corpo comune allora, siamo certi che in esso possiamo essere un unico corpo, testimonianza dell'unica matrice nella verità.