venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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19 febbraio 2007

sedicifebbraio 07






Il Grande Passo di C.





Ancora,adesso io, A, per il cerchio, il cerchio spiritico.

Non guiderò per voi, questa sera, il corpo comune, e vi chiedo di non cercare un corpo comune questa sera, per C ; non sarebbe bene, non sarebbe buona cosa per lei…un corpo comune attorno ad una candela spenta, perché questo è il sentire di questa sera, qui.
Se deciderete poi di farlo, vi chiedo di non cercare C nel corpo comune; penso che sia giusto, per questa sera, che sia in questo modo.
Io ho trovato che cosa offrire all’amica C, alla mia amica C: io offro, dopo questa sera, di non essere più qui con voi perché sarò con lei. Io che ho sempre amato, desiderato e ricercato l’essere protagonista, io offro questo mio annullare A e lascerò in me questo spazio vuoto.
So anche cosa ho ricevuto da C, e sono certo perché oggi lo vivo materialmente, completamente.
Se prima era solamente un pensiero che in qualche nodo leniva la mia solitudine, oggi ho la certezza di non essere più solo, io oggi sono in grado, sono capace, realmente capace di essere con qualcuno, io sono accanto a C in questo momento, le posso guardare il viso, carezzare i capelli. Essere con lei ha colmato quella sofferenza che era il sentirmi solo e so che con lei sarò in grado di proseguire, di abbandonare qualcuno di questi bagagli che mi sono portato con me, perché sono riuscito a definirli, a riconoscerli, sono riuscito ad aprire questi bauli che, continuamente, sposto da un angolo all’altro di questa stanza che non esiste…….ho gettato all’aria quelle immagini, quelle infinite immagini di A che io portavo con me in questi bauli.
Non mi servono più, possono tranquillamente ricadere a terra.
D. (N) Ci mancherai, comunque, A.
Che sia un vuoto, così deve essere. Esso va colmato; sarà l’impegno più grosso per voi, non vi è dubbio, ma non sarò io che vi mancherò….è la mia amica C, che è stata in grado di coagulare le vostre intenzioni….le nostre intenzioni, perché anche le mie hanno avuto una direzione comune, anch’io sono stato in grado di accettare ciò che era la visione, la direzione che il bisogno aveva creato…ma rimane, per me. Sarà, credo, più difficile per voi, perché io ho C, le posso vedere il viso, posso accarezzarle i capelli…
Cercate di capire ciò che Emanuele vi ha detto venerdì scorso, cercate di fare in modo che abbia senso, in modo particolare ciò che vi ha detto venerdì scorso, come dovrebbe essere comunque su tutti quanti i messaggi e gli incontri che riuscite a ottenere attraverso il vostro essere comune; cercate di capire quando vi parla di accoglienza. Ripeto, il bisogno di C ha avuto la grande capacità di coagulare le vostre intenzioni; fate tesoro di questa capacità, perché l’avete sperimentata, è divenuta reale, concreta….
Io sono contento di potervi salutare, un bacio a voi tutti, amici.

Ancora, adesso io, Emanuele.
Se A in fondo ha trovato….credo che per voi sia più difficile pensare questo, anzi…per voi e per questo cerchio sicuramente aver creato un vuoto, ha creato disequilibrio, non vi è dubbio, ma che esso sia uno stimolo per trovare obiettivi, motivi…..ma avremo tempo, io penso, per questo.
Cerchiamo oggi di dare senso a ciò che sta avvenendo e sia un senso che appartiene non singolarmente a ognuno di voi, ma che appartenga a questo cerchio.
Facciamo in modo che si riesca a creare una catena che sia in grado di riequilibrare….


Sono d’accordo con A che in questo momento sarebbe non buono cercare di tenere e di portare qui con noi C. sarà tempo…..ma non questa sera.
Cerchiamo di fare in modo che la catena serva a riequilibrare le nostre presenze, a cercare di assestare , trovare energia, comunque.
Visualizziamo la catena, sentiamo gli amici che con noi la compongono; punto di partenza sia la mia presenza qui tra di voi…. Punto di partenza e di arrivo. Sentiamo scorrere l’energia in questa catena, sentiamo la nostra, lasciamoci colmare.
Cerchiamo di comprendere que’è il nostro modo per essere presenti a questa morte di un’amica, cerchiamo di percepire cosa avviene dentro di noi, e individuiamo reazione a ciò che è avvenuto.
Cerchiamo i nostri cari, i nostri cari defunti… sia questo cerchio per loro.
Cerchiamo il modo per poter essere con loro, sia esso una preghiera, una richiesta d’aiuto, un’offerta d’amore. Sono davanti a noi, cerchiamone il viso, chiamiamoli per nome…..
Allunghiamo le braccia davanti a noi, cerchiamoli, attiriamoli a noi e stringiamoli forte.
Sia questo abbraccio una testimonianza del legame che vi lega e che desiderate che continui a legarvi attraverso un continuo scambio.
Cercate di offrire a loro ciò che non siete stati in grado di dare quando erano con voi …
Abbandonatevi alla loro stretta, cercate di sentire ….

Sciogliete ora l’abbraccio……………………………………………………………………………