venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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12 febbraio 2007

novefebbraio 07


Ancora, adesso io, Emanuele, per il corpo comune.

Desidero questa sera essere con la mia voce con voi, in questo corpo comune, desidero indirizzarlo, dargli una direzione, un suono…
Visualizzate la catena, portiamo qui con noi gli altri componenti del gruppo… C. è qui con me, qui al centro della catena, accanto a questa candela.
Cerchiamo di dare forza a questa catena, facciamo fluire energia, lasciamoci da questa corrente attraversare, fino a sentire questo essere insieme, questo corpo comune, solido come unica cosa, un unico corpo solidale, forte, protetto.
La luce della candela illumina il volto di C…. è facile guardarlo, riconoscerlo.
Ora vi chiedo di offrire qualche cosa a C., qualcosa che vi appartiene, qualcosa che fa parte di voi, qualcosa che dopo l’offerta lascia un posto vuoto, qualcosa che per offrirlo dovete privarvene, creando uno spazio vuoto.
Non vi chiedo di offrire qualcosa in più di ciò che voi siete, ma deve essere qualcosa che vi appartiene e privandovene lasciate uno spazio vuoto nel vostro essere. Concentratevi su questo…è un dono che fate a C., un dono con il quale le dite di volerle bene, è un dono che misura quanto volerle bene, è un dono che solo a lei va offerto e una volta offerto non più vi appartiene, non potrete offrirlo a nessun altro… e a voi mancherà. Cercatelo. Sentite quanto è importante per voi, capite il valore che esso ha, per ciò che voi siete. È un dono che a C. dice che le volete bene…. È un’offerta, una privazione, un …dono.
Qualcosa cambia in voi, qualcosa vi è tolto, questo dono vi priva di qualche cosa.
Mantenete lucida l’immagine del viso di C., è qui con noi perché noi lo vogliamo, perché noi abbiamo bisogno, perché a lei desideriamo donare qualche cosa, privandoci di esso.
Il filo che lega questa parte di noi che cerchiamo di donare a ciò che noi siamo e rimaniamo, è ancora presente, indica la direzione, indica l’appartenenza, l’origine.
Sia la luce della candela a dare direzione, se ne avete bisogno.
Cedete resistenza, è una libera scelta.
Dopo questo dono qualcosa vi mancherà…. Una parte di voi stessi, una parte preziosa, cara, gelosa…..
È li davanti a voi questo dona, un luminoso filo ancora vi lega ad esso r proviene da voi. Spezzatelo ora questo filo, troncatelo.

Rimettiamo in moto l’energia della catena, facciamola scorrere, lasciamoci da essa colmare.
Cosa è cambiato in voi?
Vi chiedo ora di desiderare qualcosa da C.
C. è la luce di questa candela, cercate di chiedere qualcosa che le appartiene…uno sprazzo di luce; attiratelo a voi affinché possa colmare quel vuoto che volenti avete creato dentro di voi.
Attirate a voi questa luce, offritele spazio.
È una richiesta di amore… voi desiderate che C. vi voglia bene… ne avete bisogno.

Diamo ancora movimento a questa corrente, all’energia che corre nella catena; sentiamola passare dentro di noi fino a toccare tutti quanti, a riequilibrare, a creare un unico corpo comune…
In ognuno di noi c’è una traccia che porta il nome di C.
Facciamo che abbia spazio, visibilità, possibilità; traccia preziosa che ci rende capaci, traccia calda, che ci fa sentire amati. Senza quella traccia preziosa noi saremmo parziali, monchi, incompleti. E se già prima era così, oggi lo sappiamo, siamo coscienti di questo, ed è una coscienza che vibra, scuote, dà direzione.
Lasciamo ora C., visualizziamo il nostro prato e in esso portiamo tutti i nostri cari che desideriamo riscaldare, aiutare, amare.
Cerchiamo di vederli là, fiori in mezzo ai fiori, colori in mezzo ai colori, profumi in mezzo a profumi…cerchiamone il viso, chiamiamone il nome…
È uno spazio di pace dove anche noi poterci abbandonare tranquillamente, cedere resistenza, trovare gioia.

Salutiamo e ringraziamo chi è stato con noi.

In me cercherò tante volte questo spazio vuoto che ho creato nella mia offerta, e cercherò la traccia luminosa che mi è stata donata.
Sarà un’impronta che darà peso al mio continuare, al mio progredire, sarà una traccia che mi darà ausilio, risposta, il dono che ho ricevuto; e l’offerta che ho fatto mi darà capacità di accogliere, perché lo spazio dentro di me è creato, ed è creato per un’offerta a qualcuno che amo. Sia così anche per voi…trovate spazio, attenzione, azione, voglia, desiderio e io sarò con voi.

È tempo…è tempo per me ora di terminare.
A voi tutti il mio saluto, arrivederci.