venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

Nome:

17 dicembre 2010

diecidicembre 2010

Già vi parlai di quelli che chiamiamo oracoli, sibille, profeti.
Esistono possibilità, capacità che l’uomo possiede naturalmente dentro di sé…sono capacità che portano a vedere l’altro, sono capacità che portano a leggere l’altro, ma non per quello che all’altro avverrà, ma quello che nell’altro esiste, nel suo profondo. Io mi ricordo che già all’interno di questo cerchio si parlò di lettura del profondo. La lettura del profondo non è quella previsione che porta a scansare quelli che sono i possibili ostacoli, ma che qualcuno chiama anche i possibili errori…no, la lettura del profondo è quella lettura che è in grado di intuire l’essenza spirituale che è nell’altro e la difficoltà che ha ad esprimersi a livello cosciente.
La lettura del profondo ha come funzione di andare a individuare qual è il velo, qual è la maschera, qual è l’impedimento che impedisce lo sgorgare di quella che è la dimensione spirituale di colui che volete incontrare. Ognuno di voi è in grado di fare lettura del profondo; è l’approccio ad essa che cambia e che rende difficile la possibilità di fare vera lettura.
Quali sono gli impedimenti che portano l’incapacità di leggere l’altro? Sono i preconcetti, sono quelle che sono le convinzioni già assodate che – pesanti – ci impediscono di andare in profondità.
La lettura del profondo va a sgombrare l’identità di colui che desiderate leggere, completamente spersonalizzato, slegando quelle che sono le caratteristiche, le definizioni dell’altro. Ma so che, quando vorrete, in grado sarete di poter esprimere questa capacità.
Tutto ciò presuppone una libertà molto grande, libertà di non essere giudicati, libertà di non avere timore di dubbi di presunzione, di saccenteria, di vanagloria…ma più avanti, oltre, sarà tempo.
Per quanto riguarda agli oracoli ancora qualcosa voglio dire.
Già vi spiegai che la previsione di quello che sarà il futuro dell’altro già inficerebbe la genuinità di quel futuro, precludendo la possibilità di esprimere il libero arbitrio. È un’affermazione categorica la mia; il futuro non è stabilito, non è immutabile, ma è proprio la scelta dell’uomo che rende la direzione futuribile possibile. Se qualcuno davvero fosse in grado di prevedere il futuro dell’altro, inficerebbe questa possibilità.
Credetemi, ogni scelta è legata al libero arbitrio ed è fondamentale comprendere che il libero arbitrio non è semplice espressione mentale di volontà, di analisi e di scelta fra due possibilità, ma esiste un’espressione di libero arbitrio anche legata a quella che è la componente spirituale originale dell’uomo.
Quando io ho affermato che la prima espressione di libero arbitrio è stata quella dell’essere che decise di scindere il tutto per incarnarsi ed essere individualità, ciò vuol dire che era la componente primaria, originale, che ha espresso scelta di libero arbitrio, pertanto non solamente alla mente o al corpo è data questa possibilità di scegliere. L’essere, l’uomo, l’individuo, cerca quelli che sono i possibili – qualcuno può chiamarli ostacoli o sbagli – ma io credo i possibili gradini di evoluzione e non semplicemente attraverso un’analisi mentale o un bisogno fisico si va verso quella direzione.
È chiara l’affermazione dell’analisi mentale oppure del bisogno fisico – voi ben li conoscete – le scelte vengono sicuramente dettate coscientemente da due componenti molto concrete, molto fisiche, che sono il corpo legato a quella che è la sfera dei sentimenti, delle emozioni, dei desideri, delle voglie…oppure dell’analisi mentale, di quelle che a volte sono anche difficili masturbazioni che portano a scelte così complesse e contorte…ma anche la componente spirituale, quella originaria, è in grado di indirizzare la scelta di libero arbitrio.
Molte volte sentite il bisogno di scegliere quella direzione senza avere motivo per farlo. I benpensanti dicono che chi sceglie in questo modo castra la sua presenza, ma è facile verificare che molte le scelte non comprensibili dalla mente, non assecondate dal corpo, a volte non seguono per forza un dettame, una regola o una dottrina…non capiamo bene perché scegliamo quella direzione ma lo comprendiamo nel momento in cui la scelta è avvenuta, e a questo punto anche la mente e il corpo condividono in pienezza quella che è stata la scelta incomprensibile prima che avvenisse l’azione data.
Sempre di più, in quella che è la stagione che porta alla leggerezza, la presenza della componente spirituale, energetica, primaria e originale, condiziona le scelte di libero arbitrio.
È facile potersi rendere conto, se prestate un po’ di attenzione, ponendo leggerezza nella lettura delle vostre azioni. Sempre più e sempre meglio la vostra componente spirituale indirizzerà la scelta…sempre di più sarà ricca la scelta di libero arbitrio di componente spirituale ed originale; ma è normale ed è giusto che sia così…perdendo peso leggerezza guadagna, leggerezza diviene capace, potente.
L’uomo cerca quelli che sono gli scogli che lo portano a progredire, a muoversi in quella che è la consapevolezza che attraverso i grani porta alla misura sempre più precisa dell’essere, dell’uomo.
Non abbiate timore di non comprendere le scelte che a volte fate; lasciate tranquillamente esprimere desiderio incomprensibile, gioia, piacere non misurabile attraverso la mente o il corpo. Anch’essi gioiranno nel momento in cui l’azione sarà avvenuta; il frutto, il compito avrà avuto….vita….
Il futuro non è scritto. L’uomo in ogni momento è in grado di cambiare ciò che pare scontato, ed è proprio questa capacità a rendere l’uomo potente in modo così grande che difficilmente se ne possono trovare i limiti…tracce del divino, qualcuno dice, voce che traspare da un intimo così dolce…
La sofferenza ha da venire, la sofferenza e il logorio di quella che è la mente e il corpo sono destino immutabile…forse l’unica certezza alla quale l’uomo fisico non può sfuggire; ma per voi che chiaramente avete misura di quello che aspetterà aldilà della soglia l’uomo, sapete ben precisamente che lo scampo della fine non esiste. La sofferenza vi toccherà, l’incapacità di comprendere, l’incapacità a fare nulla attraverso gli strumenti dell’essere fisico…e proprio qui dovrà essere che la componente spirituale prenda il sopravvento e tragga presenza sempre più grande anche in questa dimensione che limita nelle tre componenti l’essere umano.
Trovare senso,dare spiegazione,chiarire sempre meglio quella che è la visione che l’uomo può cogliere; dare traccia, alimento e fede a quello che è il divenire. Cercare di aiutare l’amico o la persona amata, cercare di impedire al figlio o alla compagna di compiere quell’azione perché siamo in grado di cogliere il e la sofferenza che ne possono scaturire è sciocco, credetemi, presunzione, è davvero vanagloria.
Lettura del profondo non esce da quello che è l’intimo dell’altro; lettura del profondo non è capacità di vedere ciò che avviene, non è nella dimensione fisica o mentale, ma la lettura del profondo appartiene solo alla visione di quella che è la dimensione originale dell’altro. Fate che questa mia affermazione trovi senso, cercate di collocarla in quella che è la vostra lettura, la vostra visione.
Sarà utile, collimerà alcune cose che stridono a volte, creano sofferenza per incapacità di comprensione.

Cerchiamo il corpo comune ora, cerchiamo di creare le condizioni affinché la nostra parte spirituale, leggera, energetica possa davvero, sì, essere preponderante.
Diamole spazio, chetiamo quella che è la nostra mente, il nostro corpo, facciamo emergere direzione, spinta. Utilizziamo lo stagno, è luogo caro, conosciuto, è ambito che ci appartiene………