venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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22 giugno 2010

diciottogiugno 10

Subito una affermazione che io considero importante e definitiva.
Ciò che stiamo cercando di trovare attraverso la nostra ricerca non è solo in funzione della preparazione al passaggio della morte fisica; sarebbe troppo piccolo, troppo limitato, troppo…
La nostra ricerca ha come funzione di creare certa la consapevolezza della dimensione spirituale.
Non esistono certificazioni, già molte volte ve lo dissi, non esistono verifiche precise e puntuali che vadano a certificare – sì, quello è il termine – l’essenza e la presenza, la realtà della dimensione spiritica.
L’uomo esiste finche il corpo dell’uomo e la mente dell’uomo sono attivi, questa è l’affermazione accettata, condivisa dalla maggior parte delle certezze che l’uomo ha creato. La nostra ricerca ha come funzione di andare a cogliere la reale consapevolezza dell’essere spiritico dell’uomo, spirituale. Sarebbe limitante, sarebbe…stupido considerare che la nostra ricerca porti solo alla preparazione del passaggio.

Perché io desidero definirmi …nascere, divenire individuo riconosciuto e conosciuto quale identità?
Ancora non riesco a cogliere quella che è la traduzione tra ciò che è il mio volere e la vostra comprensione, ma sono certo che avverrà; lavoriamo di più e ancora su ciò che voi siete in questo momento della vostra ricerca comune.
Purtroppo sono costretto a creare posizioni nel tempo e nello spazio, quando cerco di creare presenza vostra in questa ricerca; sono costretto a parlare di direzione, di obiettivo, di destinazione…ma tutto ciò è fittizio, non è altro che la traduzione per il mio poter esprimere concetti e indicazioni, visioni su quello che è il mio essere con voi in questa ricerca.
L’uomo, l’essenza dell’uomo, è immutabile, non ha direzione, non ha una precisa connotazione. Siamo abituati a pensare all’entità uomo come a colui che cammina, pensa, si dirige, cerca, perché questa è la visione che voi avete dell’essere attraverso la sua struttura fisica, attraverso la posizione; sì, nel tempo e nello spazio voi avete possibilità di comprendere il movimento, l’agire, il divenire dell’uomo. Legate il divenire dell’uomo ad un trascorrere , ad un percorso, , ad una ricerca che ha un inizio, un proseguo, ma realmente così non è…l’uomo non si sposta nel tempo e nello spazio.
L’uomo, nella sua ricerca, nel suo divenire, non fa altro che cercare di definire coscientemente e consapevolmente ciò che è lui veramente.
L’uomo non si muove, non trascorre tempo e non percorre terreno, tragitto; l’uomo cerca attraverso la sua esperienza fisica lo svelarsi e la comprensione propria, l’accettazione, il riconoscimento di ciò che verrà a trovare in questo svelarsi. È quasi un percorso che porta a non muovere la propria presenza ma a renderla sempre più statica e sempre più precisa e rivolta all’essenza.
Io vi dissi venerdì che è l’uomo che muta nei confronti di ciò che attorno a lui si trova. È vero…attraverso questo suo mutare lui arriva a percepire sempre meglio e più precisamente ciò che attorno a lui si trova.
È una grande costruzione, è un grande fondale, quasi fosse un teatro di posa. Giochi della mente….bisogni…timori di pazzia……..
Desidero provare a cercare di collegare quelli che sono i valori, i capisaldi, a quelle che sono le strutture che io vi ho detto sono immutabili. Non è nella consapevolezza e nella comprensione di essa che si va a delineare quella che è la struttura. La struttura non è qualcosa di definito, concreto, stabile; la struttura è una comprensione. il valore non è altro che la cosa più simile all’accettazione di quella comprensione; è il vostro rapporto tra voi e quello che definite valore che crea la vicinanza e la similitudine a ciò che è la struttura…quasi fosse la trasfigurazione che la vostra mente abbisogna.
Sto facendo fatica….cerchiamo il corpo comune, forse potremo…potrò…
Lo stagno, il nostro cedere presenza nel cerchio del corpo comune…………………………………..