ventiquattronovembre 06
Ascolta più spesso le cose che gli esseri
la voce del fuoco si ode,
odi la voce dell’acqua,
ascolta nel vento del cespuglio i singhozzi
è il soffio degli antenati
Quelli che sono morti non se ne sono mai andati
sono nell’ombra che si rischiara
e nell’ombra che si ispessisce
I morti non sono sotto la terra
sono nell’albero che stormisce,
sono nel bosco che geme,
sono nell’acqua che scorre,
sono nell’acqua che dorme,
sono nella capanna,
sono nella folla.
I morti non sono morti
ascolta più spesso le cose che gli esseri
la voce del fuoco si ode
odi la voce dell’acqua
ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi
è il soffio degli antenati
il soffio degli antenati morti che non sono andati via,
che non sono sottoterra, che non sono morti.
Coloro che non sono morti non se ne sono mai andati
sono nel seno della donna.
sono nel bimbo che vagisce
e nel tizzone che si accende
I morti non sono sotto la terra,
sono nel fuoco che si spegne,
sono nella roccia che geme,
sono nelle erbe che piangono,
sono nella foresta,
sono nella dimora,
I morti non sono morti