venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

Nome:

28 giugno 2006

quattordiciottobre 05


Ancora ,adesso io,Emanuele,per il cerchio,il cerchio spiritico.
Accetto volentieri di soffermarmi ancora sul libero arbitrio;già vi dissi,è un tema che io amo molto.
Tema complesso ma chiarificatore,che dà senso,che dà spiegazione,che dà accettazione per la via.
Libero arbitrio,è la libertà più grande,la garanzia maggiore,il dono più prezioso che l’essere,non solo incarnato,possiede;sì,non solo incarnato.
Può apparire strana questa mia affermazione ma l’argomento,la visione dell’argomento,si sta ampliando,per cui è giusto che superiamo un attimo i limiti che abbiamo dato fino ad oggi.
Libero arbitrio,garanzia per l’uomo di essere,garanzia per l’uomo per riconoscere in sé stesso la divinità,la possibilità che solo l’Essere Supremo ha.
E’ vero,vi dissi,non esiste scampo,non esiste possibilità,se non tornare ad essere quell’unico Essere Comune,quell’unica scintilla che io ho chiamato Dio,non esiste scampo,tutti quanti noi torneremo là.
Allora che senso ha,quale possibilità abbiamo di esprimere una scelta,una direzione,una possibilità?
Invece esiste,grande,certa,indubbia.Sicuramente torneremo ad essere ciò che eravamo all’inizio,ma in quale modo?
A noi deciderlo.Per voi e me,nella nostra esperienza incarnata,abbiamo avuto la possibilità di scegliere,abbiamo avuto la possibilità,nel momento in cui intravedevamo,di poter correre,di poter rallentare,di poter indugiare,di poter perdere tempo,di poterci permettere l’errore,il peccato,crogiolarci in esso,indugiare ancora e ancora…ancora,impedendoci la progressione.
Noi abbiamo questa possibilità;il fine è scontato,è vero,ma se ragioniamo continuamente con i termini che l’uomo incarnato si pone,non potremo capire qual è la reale possibilità del libero arbitrio.
Noi possiamo permetterci di indugiare fino all’ultimo momento –e pensare ad un ultimo momento è folle,nell’eternità- eppure possiamo permetterci di indugiare fino all’ultimo momento per impedirci di tornare ad essere quella che era l’energia primordiale,l’Essere Unico.
In questo modo noi possiamo esprimere il libero arbitrio;possiamo rallentare questo movimento,possiamo tortuosamente progredire,tornare indietro,ricominciare a progredire,ma perché tutto ciò?
In fondo è questa la domanda che vorrei porvi,è questa la domanda alla quale vorrei rispondere per capire qual è il mio punto di vista,spiegarlo a voi e confrontarlo con voi,in modo che possiamo dialogare,confrontarci.
Vi dissi che ogni essere è un essere originale,le strade sono una diversa dall’altra,le scegliamo noi,le scegliemmo noi in quel momento in cui iniziò il nostro progredire,in cui diventammo essere individuale,nel momento in cui reclamammo questa nostra possibilità.
C’è chi,come noi,decise di incarnarsi ma,credetemi,esiste chi decise di neanche incarnarsi;ci fu chi iniziò a correre,bramoso di giungere alla meta,c’è chi invece inventò mille possibilità per cercare di rallentare questo destino finale.
Ben vengano le varie filosofie che parlavano e che parlano tutt’oggi di reincarnazione,ben vengano le filosofie che parlano di unica possibilità,ben vengano le filosofie che parlano di predestinazione:il nostro arbitrio sarà la scelta di una di queste,sarà l’indirizzare il nostro procedere seguendo una strada più che l’altra.Il libero arbitrio sarà l’espressione che ci permetterà di vivere in un modo
che in un altro,il l.a. sarà la possibilità che deciderà se noi dovremo soffrire,se noi dovremo gioire,il l.a. sarà la scelta che ci farà riconoscere Dio,il l.a. sarà la scelta che ci farà bestemmiare,il l.a. sarà la scelta di soffrire,usare il cilicio,di mortificarci,di negare la vita suicidandoci,il l.a. sarà il decidere di volere il male degli altri,il l.a. sarà la scelta per farci vivere nella qualità,nella sofferenza.
Non esiste scampo ma il libero arbitrio è la libertà che dà energia al procedere,al vivere….il l. a. sarà la garanzia di essere “essere individuale” nell’esperienza concreta.

Abbiamo la tendenza di legare l’immagine del l. a. ad una scelta mentale,legata al ragionamento,alla valutazione,al soppesare qual è il modo migliore,il modo peggiore e,attraverso questo ragionare,esprimere una scelta ma il l. a. non è solamente questo.
Il l.a. supera quella che è la condizione puramente mentale,il l.a. si esprime anche attraverso l’istinto legato al corpo,al desiderio,all’afflato che lo spirito esprime; il l.a. coinvolge completamente l’essere,sia nella sua esperienza incarnata,attraverso la quale esprime le tre componenti ma,credetemi,anche attraverso la veste del disincarnato.
Quando io,più di una volta,vi ho detto che il mio essere con voi è stata una scelta,è perché io ho espresso il mio l.a.;nessuno mi ha imposto di essere con voi,io l’ho desiderato,io ho espresso una mia scelta.
Ho espresso questa scelta perché è una scelta che mi dà piacere,mi fa stare bene…con questo voglio dire che anche l’essere disincarnato vive e per tradurre questa mia affermazione,vive nella sofferenza o nel piacere,vive nel sentirsi bene o nel sentirsi male,con manifestazioni diverse da quelle che possono appartenere alla bolla fisica ma sicuramente con le stesse caratteristiche che appartengono all’esperienza fisica. L’essere disincarnato vive,non è solamente una voce,non è solamente un’esperienza terminata,non è solamente il ricordo di una vita trascorsa;l’essere disincarnato vive e la misura del suo vivere è data dall’espressione del libero arbitrio.
Io mi arrogo questo diritto ancora oggi,che sono morto,lo pretendo,lo proclamo,lo credo mia grande garanzia di essere parte del Divino…l’essere disincarnato vive,se non attraverso l’espressione dei sensi che appartengono a voi,è per sensi diversi,per percezioni diverse,per abiti diversi,per densità diverse,visioni diverse ma l’essere disincarnato vive.
Può provare piacere,oltre che sofferenza,o la cosa più vicina a ciò che per voi è comprensibile piacere o sofferenza.
L’essere disincarnato non si abbandona al movimento che porta all’Essere Comune,l’essere disincarnato ancora è ed esprime il suo libero arbitrio.Non ha senso parlare di qualità di vita diversa,non ha senso parlare di livelli diversi ma solamente di un abito diverso,strumenti diversi che ci portano comunque ad esprimere individualità.
Allora,se non esiste un modo giusto oppure sbagliato di vivere,di cercare,di progredire,di evolvere,qual è il modo migliore che dà la bontà della ricerca?
La traccia è il piacere che si trae dal nostro ricercare,cerchiamo di perseguire e cercare gioia da ciò che facciamo,desideriamo soddisfazione da ciò che maturiamo.Io credo sia questa la traccia per comprendere se la direzione è quella giusta.

Io non credo sia giusto soffrire,io non credo che sia più meritevole soffrire che gioire,io non credo che la sofferenza maturi più comprensione che la gioia.Ognuno di voi ha uno scopo in questa sua esperienza terrena,ognuno di voi ha-se posso usare il termine-una missione in questa vita terrena.
L’individuarla,lo scoprirla,il riconoscersi in essa porta gioia,dà buone sensazioni,allontana la paura,crea equilibrio.Ognuno di voi ha un dono da esprimere e,attraverso questo dono,poter professare la sua missione e individuare questo dono,valutarne la possibilità,soppesarne la potenza,credere nella capacità dà soddisfazione,crea sazietà.Essere certi del dono prezioso che ognuno di noi possiede aumenta l’autostima,protegge.
Ognuno di noi ha un messaggio da portare:credere in esso,essere orgogliosi di possederlo,alimenta le nostre forze,ci rende capaci.
Trovare qualcuno che accetti il nostro dono prezioso,qualcuno che gli riconosce il valore è per noi
Indispensabile;senza ciò saremmo un baule colmo di tesori relegato in fondo a una buca.

Cercate di permettere agli altri di intravedere il luccichio che traspare dal vostro intimo,la brillantezza che tanto i vostri occhi soddisfa.